Questa è la pagina che cambia.
Non promette ordine, solo verità (più o meno).
Oggi forse parlo di carte.
Domani di una pietra raccolta in riva al lago.
Un’altra volta magari non parlo affatto.
Questo spazio non ha un piano editoriale.
Ha un respiro, uno sbuffo, un’idea che scivola dentro mentre mescolo il caffè.
Scrivo quando mi va.
Se ti va di restare un attimo e leggere, fallo.
Se trovi qualcosa che ti parla, prendilo con te.
Il resto può restare qui: magari servirà a qualcun altro, o a un altro momento.
Benvenutə nel disordine sacro.
Oggi parliamo di ...
Energia che non si vede
Ci sono luoghi che non gridano il loro potere.
Non li trovi sui siti di spiritualità turistica, non hanno insegne, non promettono nulla.
Eppure, appena ci entri, qualcosa si muove.
A volte è il respiro che cambia ritmo. Altre volte il tempo che si piega, come se si fosse tolto le scarpe.
Questi sono i posti che cerco. O forse loro trovano me.
Questa nota è per loro e per chi li sente.
📍Luoghi che vibrano piano (ma forte)
🔹 Valle di Anterselva (Alto Adige)
Lago silenzioso, larici immobili. Cammina all’alba o al tramonto, e sentirai l’aria diventare più densa.
L’energia qui è calma, profonda. Ti toglie il superfluo, senza dire niente.
🔹 Pietra di Bismantova (Emilia-Romagna)
Una montagna piatta che sale in verticale dentro di te.
Camminare verso l’alto, lì, è come salire tra due mondi. Il silenzio è verticale, anche lui.
🔹 Rocca Calascio (Abruzzo)
Meglio andarci quando tace tutto attorno.. All’alba o di notte, le pietre parlano con la luna.
Non è un posto da selfie, è un posto da attraversare piano.
🔹 Bosco delle Fate di Laviano (Campania)
Un piccolo bosco che sembra trattenere il fiato. Alcuni dicono che il tempo rallenti.
Le fate non si vedono. Ma qualcosa c’è.
🔹 Gallerie di Ornavasso (Piemonte)
Ex cave di marmo. Dentro, il vuoto vibra. Come se qualcosa stesse ancora lavorando nella roccia.
Luce scarsa, risonanza forte. Non serve vedere tutto. Basta sentire.
A volte senti il bisogno di andare in un luogo senza sapere perché.
Altre volte ci arrivi per caso, e qualcosa dentro di te si rilassa,
come se avesse smesso di cercare.
Il respiro cambia ritmo, il tempo rallenta, e per un attimo sei tutto intero.
Non servono panorami da cartolina né parole speciali.
Ti basta stare lì.
E capisci che quel posto ti conosce.
Forse lo hai già incontrato, in un’altra vita, o in un sogno dimenticato.
O forse una parte di te era rimasta lì, in attesa.
Non è suggestione.
È una memoria sottile, una risonanza che non chiede prove.
Ci sono luoghi che non si visitano: si ritrovano.
Là dove l’acqua scorre tra rocce antiche e foglie in fiamme,
qualcosa di invisibile ti chiama.
Non è solo un paesaggio: è un ricordo che torna,
un’energia sottile che riconosce il tuo passo.
🌿 Se ti senti a casa, è perché quella terra ti ricorda chi sei.
E con questo è tutto per oggi, tra boschi silenziosi e rocce che vibrano.
Ma non ti abituare troppo: la prossima volta si parla di frittate. Agli spinaci. Promesso. 😄
LiamFlo!
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